ATTIVITA’ DI MINING : IL TRATTAMENTO FISCALE

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Negli ultimi anni ha avuto un’ampia diffusione una particolare attività : ossia il “mining”, letteralmente estrazione.

L’estrazione riguarda nel caso di specie di valute virtuali, la famose criptovalute.

Queste ultime infatto sono generate quale ricompensa che la rete riconosce a coloro che, prestando la potenza di calcolo dei processori alla rete stessa, permettono lo sviluppo, il funzionamento e rinnovamento della blockchan che contiene tutte le transazioni.

Mining e miners: cosa sono e cosa fanno

L’attività di mining nello specifico può essere descritta come un processo informatico che si basa sulla rete peer-to-peer finalizzato alla verifica e approvazione delle transazioni.

I miners (minatori) mettono a disposizione i propri pc per sfruttarne la potenza di calcolo e risolvere un completto calcolo per far funzionare la blockchain.

Lo generare nuova valuta virtuale porta alla corresponsione di fees stanziate da chi effettua transazioni di criptovalute.

Inquadramento fiscale

Il codice ATECO 2007 attribuibile all’attività di mining è 63.11.19 ( Altre elaborazioni elettroniche di dati) inquadrabile tra le attività commerciali.

Discutibile se l’attività sia svolta in modo occasionale o meno.

Al fine del corretto inquadramento della fiscalità derivante dal mining effettuato da persone
fisiche, occorre anzitutto domandarsi se tale attività rientri o meno tra le attività commerciali e,
quindi, interrogarsi se tale attività venga svolta in modo occasionale o meno.

Vi sono esempi di attività svolte in ambito domestico riconducendola a redditi diversi.

Spesso chi fa mining esercita in locali appositamente predisposti e dotati di diversi computer sfruttando anche contratti elettrici appositamente modellati.

In questo caso occorre considerare l’attività come reddito d’impresa.