Partita IVA, bonus da 480€: domande entro il 30 giugno 2022!

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Tra i bonus 2022 confermati grazie alla Manovra 2022, infatti, il Governo Draghi ne ha inserito uno in particolare, che potrà essere richiesto solamente da chi possiede un’attività e, dunque, una partita IVA regolarmente aperta. Analizziamo insieme questo bonus partita IVA da 480 euro, che sarà concesso solamente fino alla data del 30 giugno 2022.

Bonus partita IVA: c’è ancora qualche settimana di tempo per richiedere l’agevolazione da 480 euro riservata agli esercenti.

Tra i bonus 2022 confermati grazie alla Manovra 2022, infatti, il Governo Draghi ne ha inserito uno in particolare, che potrà essere richiesto solamente da chi possiede un’attività e, dunque, una partita IVA regolarmente aperta.

Il bonus in questione servirà non soltanto ad agevolare gli esercenti, che potranno dotarsi di dispositivi e terminali all’avanguardia risparmiando sul loro prezzo, ma anche per un altro scopo.

Infatti, l’esecutivo ha introdotto questa misura come mezzo di contrasto all’economia sommersa ed al denaro contante.

Analizziamo insieme questo bonus partita IVA da 480 euro, che sarà concesso solamente agli imprenditori che decideranno di dotarsi di mezzi di pagamento elettronici.

Partite IVA: in cosa consiste il bonus da 480 euro?

Il bonus in questione, infatti, è anche conosciuto come bonus bancomat e carte di credito.

Questo perché verrà conferito a coloro che permetteranno ai loro clienti di effettuare pagamenti con mezzi elettronici evitando il contante.

La misura di sostegno pensata per partite IVA non è, in realtà, una nuova introduzione della Legge di Bilancio 2022. Venne infatti confermata, in sostituzione del vecchio Cashback di Stato, col decreto-legge n.99/2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno dello scorso anno.

Non si tratta, a differenza del Cashback, di un’agevolazione pensata per tutti gli italiani, che consentisse un ritorno economico sulle spese saldati con mezzi elettronici.

Infatti, il nuovo bonus bancomat mira a lottare contro l’utilizzo dei contanti grazie agli esercenti. Proprio agli esercenti si rivolge questa misura da 480 euro totali. Infatti, verrà garantita a coloro che consentiranno i pagamenti tracciabili presso i propri esercizi commerciali.

Potranno infatti ottenere questa agevolazione da 480 euro solo i possessori di partita IVA che acquisteranno o noleggeranno due tipologie di dispositivi:

terminali POSregistratori di cassa.

Dato che i dispositivi finanziabili col bonus partita IVA da 480 euro sono di due tipi, avremo anche due differenti tipologie di bonus bancomat.

Bonus che, però, non avrà le sembianze di uno sconto diretto sull’acquisto di nuovi terminali. Infatti, i possessori di partita IVA potranno richiedere fino a 480 euro in forma di credito d’imposta.

Avranno cioè uno sconto da 480 euro massimi al momento di pagare le tasse, alla prossima dichiarazione dei redditi.

Bonus partita IVA 2022 per i terminali POS

La prima parte dell’agevolazione nota come bonus bancomat che andremo ad analizzare è quella relativa all’acquisto e/o noleggio di un terminale POS.

Il terminale POS è quel sistema hardware deputato all’elaborazione dei pagamenti con carta di credito o di debito presso esercenti, negozi ed altri punti vendita. In parole semplici, è quel dispositivo atto a leggere le carte elettroniche, e che dunque permette di pagare con mezzo tracciabile.

Nel caso in cui l’esercente con partita IVA decida di acquistare o noleggiare un nuovo terminale POS, potrà ottenere un primo bonus bancomat, pari a 160 euro totali.

Ovviamente, gli importi del bonus non saranno uguali per tutti i titolari di partita IVA, in quanto le cifre dell’agevolazione dipendono strettamente dal volume d’affari della partita IVA in questione.

Per esercenti con fatturato non superiore ai 200.000 euro, in primo luogo, potrà essere agevolato il 70% delle spese sostenute per il nuovo dispositivo POS, sia acquistato che eventualmente noleggiato.

Nel caso in cui il fatturato annuo dell’impresa salga, la percentuale di bonus scende: con fatturati superiori ai 200.000 euro, la percentuale scenderà infatti al 40%.

Infine, le grandi imprese potranno richiedere un’agevolazione pari al 10% delle spese sostenute per acquistare o noleggiare il nuovo POS.

In ogni caso, qualunque sia la percentuale concessa e qualunque sia il volume di affari annuo della partita IVA richiedente, il bonus bancomat per la parte relativa al terminale POS non può superare la cifra di 160 euro totali.

Bonus partita IVA 2022: agevolazione per i registratori di cassa

Come abbiamo più volte accennato, però, il bonus riservato ai possessori di partita IVA che decidono di dotarsi di dispositivi per i pagamenti elettronici è pari ad un totale di 480 euro.

Se il bonus legato ai terminali POS è pari a soli 160 euro massimi, significa solo una cosa: c’è una seconda parte di bonus che può essere richiesta.

Infatti, oltre che del bonus POS, l’agevolazione per acquisto e noleggio di terminali si compone anche del bonus registratori di cassa.

In questo caso, coloro che decideranno di acquistare o noleggiare una cassa di ultima generazione potranno ricevere un credito d’imposta pari ad un massimo di 320 euro.

Per essere considerato “di ultima generazione”, il registratore di cassa in questione deve possedere una caratteristica fondamentale: deve cioè essere connesso con l’Agenzia delle Entrate, alla quale trasferisce in tempo reale le transazioni effettuate.

Dato che il bonus POS è pari a 160 euro totali, aggiungendo questi ulteriori 320 euro arriveremo al tetto massimo previsto dal bonus bancomat, ossia 480 euro totali.

Anche in questo caso, come avviene per i terminali POS, l’entità del credito d’imposta è variabile. Non tutti i titolari di partita IVA potranno infatti richiedere un credito d’imposta pari a 320 euro per i nuovi registratori di cassa.

In base all’entità del fatturato annuo dell’azienda richiedente, verrà calcolato il rispettivo bonus partita IVA.

Nel caso di ricavi non superiori ai 200.000 euro annui, il bonus in questione potrà essere calcolato sul 100% di quanto speso per la cassa nuova.

Al variare del fatturato, diminuiscono le percentuali di questa seconda parte del bonus bancomat: con fatturati superiori ai 200.000 euro, si potrà richiedere una percentuale pari al 70%.

Le grandi imprese, invece, possono richiedere solamente il 40% delle spese per i registratori di cassa nuovi.

Ovviamente, anche in questo secondo caso, il limite massimo del bonus è fissato: indipendentemente dalla percentuale spettante, per i registratori di cassa si potranno richiedere solo fino a 320 euro.

Bonus partita IVA da 480 euro: attenzione alle scadenze ufficiali!

Prima di concludere questo articolo dedicato al bonus bancomat, è interessante soffermarsi sulla questione delle scadenze ufficiali dell’agevolazione.

Questo bonus partita IVA, infatti, ha già una scadenza prefissata: sarà possibile richiederlo fino alla data del prossimo 30 giugno 2022.

Tramite l’agevolazione, sarà possibile richiedere le percentuali spettanti in base al proprio fatturato non soltanto per le spese relative al 2022, ma anche relativamente agli acquisti e/o noleggi effettuati l’anno precedente.

Ovviamente, essendo il termine ultimo per richiedere il bonus bancomat fissato al 30 giugno 2022, non potremo richiedere l’agevolazione delle spese che verranno effettuate durante la seconda parte dell’anno corrente.

O almeno, in teoria: non conosciamo ancora il destino del bonus bancomat oltre la data del prossimo 30 giugno.

La misura potrebbe essere confermata ma anche definitivamente sospesa: si consiglia dunque ai titolari di partita IVA interessati di effettuare la richiesta al più presto.

Per richiederle il bonus bancomat, basta presentare le spese effettuate in sede di dichiarazione dei redditi. Sarà l’Agenzia delle Entrate ad occuparsi dell’erogazione della misura alle partite IVA richiedenti, come già detto in forma di credito d’imposta.