Il bonus mobili è stato rinnovato dal Governo per l’anno nuovamente e questo è stato confermato dalla relativa Legge di Bilancio. Le ultime novità giungono proprio dall’Agenzia delle Entrate e le condizioni che riguardano l’idoneità al bonus saranno specificate all’interno del suddetto articolo.
Benvenuto o benvenuta in questo nuovo articolo di Trend Online.
Uno degli argomenti più importanti che una coppia di congiunti affronta quando si parla di casa è la questione dell’arredamento.
Quando si pensa a quest’idea è molto facile che saltino in mente brand come Ikea, Leroy Merlin e via dicendo, perché da parecchi anni sono diventati effettivamente il simbolo dell’arredamento casalingo.
Diciamo che in quest’ambito bisogna fare una considerazione importantissima, che riguarda l’aspetto economico: si tratta del fatto che tutte le operazioni di rinnovamento del proprio “nido” casalingo comportano una spesa notevole.
Magari in certi casi il dispendio economico può anche essere relativamente basso, questo non importa.
Più che altro bisogna tener conto che in linea generale questo tipo di spese tendono a essere alte, è diciamo una sorta di stima approssimativa, che ha questo tipo di tendenza.
Siccome oggi la crisi economica è ancora più pesante rispetto a prima, perché stiamo pagando le conseguenze economiche dei danni del Covid e da questi giorni anche del conflitto tra Ucraina e Russia, è chiaro che si tende a risparmiare.
Molte famiglie, proprio per il fatto che non possono permettersi di fare un passo più lungo della gamba, decidono di rinunciare a qualcosa, per dare la priorità a cose che al momento possono essere più importanti.
Il fatto di rinnovare l’arredamento della casa è sicuramente una cosa importante da fare, ma allo stesso tempo non è nemmeno poi così urgente, se lo paragoniamo con altri bisogni come quello di fare la spesa alimentare o il rifornimento di benzina.
Infatti, molte famiglie decidono di trascurare quest’aspetto qui, proprio perché non possono permettersi le spese.
Bonus mobili: l’intervento dello Stato
Lo Stato si è messo in campo per dare una mano a tutte le famiglie in generale, proprio per il fatto che è consapevole che in questi tempi di crisi le famiglie tendono a spendere di meno.
Naturalmente anche una persona che vive da sola o anche un’azienda può dedicarsi al rinnovamento mobiliare della propria residenza o del proprio luogo di lavoro.
Per una questione di comodità, mi focalizzo sul target delle famiglie perché risulta essere la fetta di clienti maggiormente presente su questo tipo di mercato.
Ritorniamo un attimo al discorso inerente all’intervento dello Stato.
Al giorno d’oggi esistono una marea di agevolazioni promosse dal Governo, proprio per cercare di rimettere in sesto la macchina economica.
Possiamo notare che alcuni di questi sussidi siano dei veri e propri pagamenti a mo’ di “stipendio”, come il Reddito di Cittadinanza o l’assegno/pensione invalidi, promosso dalla Legge 104.
Possiamo trovare dei buoni di pagamento, come nel caso del bonus cultura, o bonus 18 app (questi due termini indicano di fatto la stessa cosa).
Oppure possiamo trovare altre agevolazioni che prevedono riduzioni di prezzo particolarmente vantaggiose e qui siamo nel campo dei bonus mobili.
Bonus mobili: un accenno generale sull’argomento centrale di oggi
In questa breve sezione ti fornirò una breve descrizione sul panorama di quest’articolo e ti farò capire in anticipo, in maniera generale, i passaggi tecnici ai quali ti accompagnerò.
Partiamo dal presupposto che per l’anno 2022 il bonus mobili è stato rinnovato e ci sono delle importanti novità per le famiglie.
Una di queste notizie giunge proprio dall’Agenzia delle Entrate, che comunica la possibilità di poter usufruire del bonus mobili, senza dover necessariamente effettuare operazioni di ristrutturazione.
All’interno della Legge di Bilancio 2022 sono state confermate tutte le condizioni fondamentali per poter usufruire del bonus mobili.
All’interno della normativa non è stata chiarita la condizione che riguarda il periodo in cui si tiene conto della fine dei lavori di ristrutturazione e l’acquisto di mobili.
Nell’ambito del bonus mobili, sono inclusi anche gli elettrodomestici.
Ciò che invece è stato comunicato è il limite massimo di spese che possono essere sostenute, che ammonta alla cifra di €10.000.
In parole povere, il bonus mobili consiste nel garantire una detrazione fiscale di questi lavori pari al 50%.
Dunque se sono stati spesi €10.000 in lavori di ristrutturazione, acquisto di mobili, elettrodomestici e via dicendo, allora si riceverà un rimborso di €5000.
Ovviamente da qui al 2024 le cose possono cambiare, infatti devi tener conto che la valenza di questo bonus è biennale.
In questa guida ti spiegherò gli aspetti cardinali del bonus mobili 2022 e ti elencherò anche le principali novità che concernono il 2022 e ti spiegherò anche quali beni e servizi sono inclusi nel bonus, senza necessariamente avviare degli interventi di ristrutturazione.
Bonus mobili: com’è strutturato e come si può beneficiare?
Come ho già accennato prima, il bonus mobili è un’agevolazione fiscale pari al 50% diretta alle spese di rinnovamento del proprio immobile.
Di base questo sussidio è stato applicato per sostenere le spese dei lavori di ristrutturazione, ma come ho detto all’inizio dell’articolo, l’Agenzia delle Entrate adesso permette sempre l’utilizzo di questo servizio, senza dover obbligatoriamente fare una ristrutturazione.
Questo è possibile perché nella normativa è stato comunicato che sono ammissibili all’interno del sistema bonus mobili anche gli interventi di manutenzione di tipo ordinario, o straordinario.
Questo significa che l’Agenzia delle Entrate ha esteso il ventaglio del raggio d’azione del bonus mobili, includendo all’interno della categoria dei benefici anche l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Bonus mobili: le condizioni a cui bisogna aderire se non si vuole fare la ristrutturazione
Cosa intendo dire per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, che ti ho accennato nel paragrafo precedente?
Intendo inglobare in quelle espressioni tutte le operazioni di rinnovamento, che non riguardano per forza la ristrutturazione.
Mi spiego meglio.
La ristrutturazione trasforma l’appartamento dalle “radici” se possiamo usare questa metafora.
Questo vuol dire che viene fatto un cambiamento completo di tutta la sua struttura. I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sono sempre dei cambiamenti importanti, che allo stesso tempo non fanno a modificare tutta la struttura dell’immobile.
I lavori di cui sto parlando riguardano la sostituzione degli infissi, della caldaia, l’operazione di servizi igienici.
Persino gli interventi d’efficientamento energetico rientrano all’interno dell’agevolazione fiscale, prevista dal bonus mobili.
Chiaramente oltre a questi servizi, sono inclusi gli acquisti di prodotti (mobili ed elettrodomestici) come ho già ribadito più spesso nel corso di quest’articolo.
Infine, devo comunicarti che l’agevolazione fiscale tendenzialmente viene suddivisa in 10 quote annuali, tutte dallo stesso importo. Si tratta praticamente di un sistema rateizzato.
Bonus mobili 2022: le altre condizioni da rispettare necessariamente
In questa sezione finale andrò ad approfondire alcuni concetti importanti che riguardano, appunto, le condizioni da dover soddisfare, in modo tale da trarre il massimo dei benefici da questo bonus.
Dunque, quali sono effettivamente i mobili che possono essere acquistati attraverso l’utilizzo del bonus mobili e a cosa bisogna porre l’attenzione per far sì che non si perda il diritto all’agevolazione fiscale?
Devi assolutamente tener conto che il rilascio dell’agevolazione fiscale viene effettuato dopo aver rilasciato una comunicazione all’Enea.
Enea è un’organizzazione istituzionale, più precisamente un’Agenzia nazionale che si dedica allo sviluppo di nuove tecnologie e dell’energia, portando allo stesso tempo una politica di sviluppo economico e sostenibile.
L’invio della comunicazione a Enea è un passaggio fondamentale, a prescindere dal tipo di lavoro che si è svolto, che può essere ristrutturazione, acquisto di beni o servizi di manutenzione ordinaria/straordinaria.
In linea di massima, si ha un limite temporale che dura circa 90 giorni per poter effettuare la comunicazione all’ente.
L’analisi e la catalogazione degli interventi che sono stati applicati sull’immobile fanno parte dell’Ecobonus, mentre è necessario che i mobili e gli elettrodomestici