La definizione del valore di un’azienda risulta essere un’attività complessa.
L’indicazione finale del valore rappresenta l’espressione e la sintesi di principi, metodi, competenze ed esperienze, che si combinano nel processo valutativo dell’azienda.
Concetto di valore – La valutazione d’azienda è definita come quel processo logico di individuazione del valore del capitale economico dell’azienda che risulta dalla valutazione unitaria dell’intero sistema d’impresa con le sue articolazioni sistematiche di beni, persone e relativa organizzazione, sia verso l’intera azienda che verso il mercato esterno.
Occorre evidenziare che una classica definizione di azienda è quella di “investimento unitario a produrre reddito”.
Recentemente, tale descrizione è stata sostituita da un altro concetto il quale, considera come obiettivo economico primario dell’azienda non tanto la produzione di reddito, bensì la “creazione di valore”.
La teoria del valore, infatti, afferma che l’impresa aumenta il proprio valore solo nel momento in cui il risultato di esercizio, al netto della remunerazione di tutte le fonti di finanziamento è positivo.
Pertanto, un’impresa i cui risultati nel tempo sono a stento in grado di remunerare le risorse a vario genere in essa investite senza essere in grado di generare una redditività soddisfacente o meglio degli extra risultati, non crea di per sé valore.
Un’impresa in grado di generare risultati di bilancio positivi, ma non tali da remunerare le risorse che hanno permesso a quegli stessi risultati di essere conseguiti, distrugge valore.
In sostanza, il valore dell’azienda è rappresentato dal suo valore di capitale economico, inteso come grandezza comprensiva di ogni elemento in grado di contribuire alla futura produzione di ricchezza.
Nello specifico, il capitale economico è l’entità che rappresenta il valore dell’azienda, e che, in quanto tale, è in grado di approssimare il valore di scambio della stessa.
Metodi di valutazione – È opportuno soffermarsi sui metodi di valutazione di un’azienda in quanto, molteplici sono le situazioni che si vengono a creare e per le quali ci si chiede quale sia il valore equo di un complesso aziendale.
Un’azienda viene valutata non soltanto in caso di operazioni straordinarie, ma anche semplicemente per conoscere il valore della stessa e la sua evoluzione nel tempo.
Pertanto, a seconda delle grandezze che vengono prese in considerazione e che sono considerate significative ai fini della formazione del valore aziendale, vengono utilizzati differenti metodi di valutazione, ossia:
- metodo patrimoniale;
- metodo reddituale;
- metodo finanziario;
- metodi empirici.
Si sottolinea che lo stesso complesso aziendale se valutato applicando i diversi criteri di valutazione, potrebbe assumere valori differenti.
Il metodo EVA – Come meglio chiarito in precedenza, il valore di un’impresa si determina sulla base di specifici elementi afferenti il settore di appartenenza.
I tradizionali metodi di valutazione possono non tenere conto della capacità dell’azienda di espandersi in nuovi settori o di ritirarsi, di entrare in nuovi segmenti o di abbandonarne, di fare acquisizioni o di rimanere danneggiata dall’insuccesso del settore.
Come è noto, l’azienda opera sempre in un contesto piuttosto dinamico, pertanto, alla fine della sua valutazione occorre tenere conto della sua capacità di ottenere il massimo rendimento alle migliori condizioni. A tale punto, quindi, entra in gioco la logica di creazione del valore e dei criteri ad essa connessi.
Si evidenzia che uno degli approcci fondamentali che si basa sulla creazione del valore è l’Economic Value Added (EVA), conosciuto anche come Discounted Economic Profit.
Tale strumento tenta di misurare il valore prodotto dall’azienda nel corso di un esercizio, confrontando la redditività operativa con il costo medio del capitale investito necessario per il funzionamento dell’impresa, per quantificare se il ritorno sul capitale investito è superiore o meno al costo sostenuto per la sua disponibilità.
Pertanto, il presupposto base per l’applicazione del metodo EVA è la stima analitica del capitale investito e del reddito operativo opportunamente rettificati al fine di sterilizzare gli effetti derivanti dal principio di competenza per pervenire ad un risultato cosiddetto normalizzato.
In termini operativi, il valore aziendale si ottiene attualizzando il flusso futuro degli EVA aumentato dal valore iniziale del capitale investito.
In sostanza, il metodo EVA si basa sulla capacità dell’azienda di fornire una extra remunerazione dell’intero capitale investito anziché del solo patrimonio netto, valorizzando la capacità di creare valore nel lungo termine da parte dell’impresa.
Occorre sottolineare che il summenzionato metodo è simile a quello utilizzato nei metodi misti patrimoniali-reddituali, nei quali, per quantificare il valore del capitale economico dell’azienda, occorre valutare separatamente l’avviamento.