DECRETO RILANCIO, TUTTE LE MISURE CONTRO L’EMERGENZA CORONAVIRUS
I bonus:
• Reddito di emergenza
• Colf, badanti e lavoratori domestici
• Fino a 500 euro per le vacanze in Italia
• Baby sitter e centri estivi
• Biciclette e monopattini elettrici
• Rimborso abbonamenti treno, bus e trasporto pubblico
Le misure per i lavoratori:
• Partite Iva e autonomi
• Riduzione dell’orario di lavoro
• Divieto di licenziamento
• Cassa integrazione
Gli aiuti alle imprese:
• Ecobonus
• Bonus tasse, bollette e affitto
• Contributi a fondo perduto
Reddito di emergenza
Si chiama reddito di emergenza (abbreviato in Rem) il contributo tra i 400 e gli 800 euro destinato alle famiglie più bisognose, con bonus a salire per quelle numerose. Quattro le condizioni: residenza in Italia, reddito familiare (ad aprile 2020) inferiore al totale del reddito di emergenza che spetterebbe, Isee sotto ai 15 mila euro, patrimonio mobiliare familiare inferiore ai 10.000 euro.
Un tetto, quest’ultimo, aumentato di 5 mila euro per ogni componente del nucleo familiare oltre al primo, fino a un massimo di 20 mila euro. Il Reddito di emergenza sarà cumulabile anche al reddito di cittadinanza, fino a un massimo di 600 euro di valore.
Bonus badanti e lavoratori domestici
Un nuovo bonus da 500 euro per i lavoratori domestici, colf e badanti. Ne hanno diritto tutti i lavoratori che al 23 febbraio 2020 avevano in essere uno o più contratti di lavoro per un totale di almeno 10 ore settimanali. Il bonus verrà erogato per due mesi, aprile e maggio 2020.
Bonus vacanze Il tax credit che funziona come uno sconto per l’estate 2020 dal valore massimo di 500 euro per le famiglie che decideranno di trascorrere le proprie vacanze estive in Italia.
Il bonus vacanze sarà cedibile anche direttamente alle strutture ricettive in forma di credito d’imposta per l’80%
del suo valore. Funzionerà in pratica come uno sconto sul prezzo del pernottamento. Il 20% restante del valore potrà essere presentato come detrazione nella dichiarazione dei redditi 2020.
Il bonus vacanze avrà un valore di 500 euro per le famiglie con figli, di 300
per le coppie senza figli e di 150 euro per i single. Lo potranno ottenere
soltanto i nuclei familiari con reddito Isee non superiore ai 35 mila euro e sarà
utilizzabile tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020. Tutti i dettagli.
Bonus baby sitter: come funziona
Funzionerà come il precedente bonus istituito dal Cura Italia, ma con due importanti novità: avrà il doppio del valore (1200 euro invece di 600) e potrà essere utilizzato anche per l’iscrizione ai centri estivi.
Il bonus baby sitter previsto dal Decreto rilancio è rivolto ai genitori con bambini fino a 12 anni che potranno richiedere 1200 euro per pagare una “tata” che si occupi dei figli nell’orario di lavoro. Bonus raddoppiato anche per chi lavora nella sanità o nelle forze dell’ordine, che riceverà 2000 euro anziché 1000.
Il bonus baby sitter può essere erogato anche “per la comprovata iscrizione ai centri estivi” e a tutti i servizi educativi per l’infanzia e la prima infanzia. I genitori di figli di età non superiore ai 12 anni potranno anche usufruire di un congedo parentale pagato al 50% per un periodo pari fino a 30 giorni, consecutivi o frazionati.
Il bonus bici
Si tratta di un buono dal valore massimo di 500 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici e altri mezzi “verdi”.
L’ipotesi era quella di un rimborso del 60 o 70% del valore speso per l’acquisto, limitando il buono
ai residenti in città da oltre 50 mila abitanti.
Rimborso abbonamento di treno, bus, metropolitana
I pendolari che durante il periodo del lockdown non hanno potuto usufruire del loro abbonamento di treno, bus, metropolitana e ogni altro mezzo di trasporto pubblico, potranno chiederne il rimborso.
Basterà inviare al gestore del servizio un’autocertificazione e una copia dell’abbonamento.
Non sarà però un rimborso in denaro. Ci sono due opzioni tra le quali scegliere:
un voucher di pari importo, da utilizzare entro un anno dall’emissione. Oppure il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo pari a quello non fruito.
Bonus 600 euro per partite Iva e autonomi
Confermato il bonus autonomi e partite Iva da 600 euro per il mese di aprile, la stessa cifra già versata a chi ne aveva diritto per il mese di marzo.
A maggio il bonus salirà a 1000 euro. Ma solo per quei lavoratori “che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019”.
Il bonus è rivolto agli iscritti all’Inps e ai professionisti delle casse private: Inarcassa, Cassa forense, Enpam e simili.
Riduzione dell’orario di lavoro
Si chiama Fondo nuove competenze, ed è un nuovo fondo costituito presso l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro (Anpal) per coprire i costi di nuovi corsi di formazione per i lavoratori.
In base all’articolo 94 del Decreto rilancio infatti, le aziende e i rappresentanti dei lavoratori potranno siglare accordi per promuovere corsi di formazione durante l’orario di lavoro. Turni rimodulati e riduzione dell’orario, ma con lo stesso stipendio. Ecco
Divieto di licenziamento per cinque mesi
Confermato il divieto di licenziamento per cinque mesi.
La misura introdotta dal precedente decreto Cura Italia viene prolungata dal Decreto rilancio: i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo sono sospesi fino al prossimo
autunno, così come le procedure pendenti.
I datori di lavoro potranno anche revocare tutti i licenziamenti firmati tra il
23 febbraio e il 17 marzo scorso. A condizione però di presentare richiesta
di cassa integrazione in deroga per il lavoratore licenziato.
Cassa integrazione
Il Decreto rilancio proroga la Cassa integrazione guadagni, la cosiddetta Cig, di 18 settimane. Di queste, si legge nel testo del decreto “quattordici settimane fruibili per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 e quattro settimane fruibili per i periodi decorrenti dal 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020”.
Ecobonus al 110 per cento: la ristrutturazione gratis
Il nuovo incentivo potenziato per i lavori di risparmio energetico è un eco bonus che dà diritto a un credito d’imposta del 110 per cento. In pratica, su certi interventi, si potrà avere una ristrutturazione gratis.
Il credito d’imposta potrà anche essere ceduto direttamente all’impresa che esegue i lavori, funzionando come sconto totale sul prezzo finale. Oppure lo si potrà usare come detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi ottenendo in dieci anni una riduzione delle imposte superiore alla cifra spesa. Cosa rientra e
Decreto rilancio, gli aiuti alle imprese
Sconti su tasse, bollette e affitti: il Decreto rilancio contiene anche alcune misure di aiuti per le imprese. In particolare sono previsti:
• Taglio della rata Irap di giugno 2020 per le imprese al di sotto dei 250 milioni di euro di fatturato.
• Un bonus sulle bollette dell’energia elettrica che prevede l’azzeramento delle quote fisse.
• Un bonus affitto, un credito di imposta fino al 60% per coprire parte dei costi dell’affitto di uffici, negozi e locali.
Contributi a fondo perduto per le imprese
Il Decreto rilancio introduce poi dei contributi a fondo perduto per le imprese sotto ai 5 milioni di euro di fatturato. Saranno importi tra i 1000 e i 62 mila euro che potranno essere richiesti da chi ha subito danni per almeno il 33% nel mese di aprile 2020.
I contributi a fondo perduto saranno così versati alle imprese:
• il 25% delle perdite registrate ad aprile 2020 per chi fattura fino a 100
mila euro
• il 20% delle perdite per chi ha fatturati fra 100 e 400 mila euro
• il 15% per imprese con volume d’affari fra 400 mila e 5 milioni di euro
i requisiti e tutti i dettagli sui contributi a fondo perduto introdotti dal Decreto
rilancio, sono illustrati in questo articolo.