di Gabriella Fabrizio*
IL DROPSHIPPING IN PILLOLE
Il dropshipping è una nuova modalità di e-commerce importata dagli Stati Uniti che nel corso degli anni è riuscita ad affermarsi come tendenza sia tra i privati che vogliono integrare il reddito familiare o piccoli imprenditori e startuppers che desiderano implementare il proprio commercio online senza essere costretti ad investire ingenti capitali e sia tra gli studenti che non hanno la possibilità di svolgere un lavoro a tempo pieno.
Negli Stati Uniti dopo un periodo di rodaggio il dropshipping ha avuto un grande successo grazie anche alla dimestichezza degli americani con il commercio online.
Si calcola addirittura che a livello mondiale attualmente vi è il 60% dei rivenditori che utilizza questa modalità.
Il dropshipping , quindi, è una nuova forma di vendita online che permette al venditore di vendere prodotti che non sono fisicamente presenti nel suo magazzino.
In alcuni casi, il venditore “A” si appoggia direttamente al produttore “B” che detiene i prodotti nella propria sede, fino al momento della vendita.
In altri casi, invece, il venditore “A” effettua le vendite per conto di un fornitore/grossista “C” dotato di un proprio centro di stoccaggio.
In questa nuova forma di vendita, dunque, il venditore “A” ha il compito di pubblicizzare e promuovere la merce in vendita, concludendo in prima persona le transazioni.
Una volta ricevuto l’ordine, il venditore “A” lo inoltra al produttore “B” (o al fornitore “C”) che provvederà ad effettuare la spedizione occupandosi, così, dell’imballaggio, e di altri tipi di operazioni.
DROPSHIPPING: VANTAGGI E SVANTAGGI
Il dropshipping presenta sia vantaggi che svantaggi; i vantaggi riguardano, in modo particolare, coloro che desiderano intraprendere un’attività di vendita online.
Tra gli aspetti positivi, vi è certamente:
– la riduzione dei costi: rispetto al commercio tradizionale in negozio, infatti, l’e-commerce richiede un investimento iniziale minimo. Il venditore, infatti, non dovrà né acquistare la merce, né disporre di uno spazio (un magazzino, un centro di stoccaggio, etc.);
– il capitale di partenza basso: per entrare nel mondo del dropshipping non occorre un elevato capitale;
-la possibilità di offrire una vasta gamma di prodotti di tendenza ai potenziali clienti. Si può vendere tutti i prodotti e tutti i marchi che si vuole perché, non dovendo gestire la merce in un magazzino proprio, ci si può sentirsi libero di proporre qualsiasi cosa;
– la posizione flessibile: un’attività di dropshipping può essere gestita da qualsiasi luogo con una buona connessione internet. Tuttavia, è importante, però, possedere una certa padronanza sia del PC che del web, in quanto l’attività di vendita online si gioca quasi interamente sulle strategie di marketing digitale e sulla capacità di pubblicizzare efficacemente i prodotti.
Dall’altro lato vi sono gli svantaggi che sono :
– i guadagni limitati/bassi (inizialmente) a fronte di una spesa iniziale bassa. Questo è dato dal fatto che il venditore “A” guadagna soltanto una percentuale o commissione, rispetto al venduto: questa quota, soprattutto per i prodotti “comuni”, non è poi così elevata e, pertanto, è necessario concludere tante transazioni per ottenere un reddito mensile sufficiente;
– i problemi di inventario: se si hanno in magazzino tutti i prodotti, è relativamente semplice tenere traccia di quali articoli sono disponibili e quali no.
Inoltre, se ci si rifornisce da più magazzini, che stanno eseguendo gli ordini anche per altri commercianti, l’inventario può cambiare ogni giorno ;
– la complessità di spedizione: nella maggior parte dei dropshipping i prodotti sul negozio online saranno reperiti attraverso una serie di differenti fornitori, tutto questo complica i costi di spedizione.
COME AVVIARE UN’ATTIVITA’ DI DROPSHIPPING?
Per avviare un’attività di dropshipping è necessario tener conto di semplici ma importanti passaggi:
la prima cosa che bisogna fare è trovare i fornitori/produttori con cui collaborare.
Da qui l’aspirante venditore dovrà trovare uno o più fornitori disposti a collaborare con lui.
È importante, però, saper scegliere anche collaboratori affidabili che rispettino le condizioni e che paghino puntualmente le commissioni.
In un secondo momento bisogna aprire la Partita Iva per la nuova attività (vendita on line). In realtà la legislazione attuale prevede la possibilità di vendere prodotti (on line ma anche in maniera diretta) anche senza aprire la Partita Iva, rilasciando semplicemente una ricevuta fiscale con le informazioni/indicazioni del prodotto e della cifra ricavata.
Per quanto riguarda le forme di collaborazione durature – come nel caso di un contratto di dropshipping – l’attività non può essere considerata occasionale e per questo, l’aspirante venditore è obbligato ad aprire la Partita Iva.
In ogni caso ci si può rivolgere ad un commercialista che grazie alle sue competenze e conoscenze può aiutare e supportare l’imprenditore ad affrontare i vari aspetti e ad analizzare ogni minimo dettaglio.
CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI
Il dropshipping è, dunque, una buona opportunità per chi desidera mettersi in gioco con una professione innovativa e stimolante, pur non disponendo di una somma ingente per avviare la nuova attività.
È importante appoggiarsi ad un fornitore, infatti, questo permette al venditore di ridurre nettamente le spese di partenza che, in questo caso, saranno davvero minime.
Il lavoro può essere svolto, infatti, anche da casa o da una qualsiasi postazione dotata di PC e di ottima connessione.
Con tanto impegno e con una buona strategia di marketing, il dropshipping può diventare anche un’attività remunerativa: scegliendo bene i fornitori/collaboratori e puntando su prodotti di qualità, è possibile ritagliarsi una buona fetta di mercato e ottenere, così, guadagni regolari, che aumenteranno poi con il passare del tempo
*Freelance