*di Gabriella Fabrizio

BEAUTY CONSULTANT IN PILLOLE

La figura professionale del Beauty Consultant, o per dirla all’italiana consulente di bellezza, di immagine, è una figura lavorativa che si è diffusa negli ultimi anni soprattutto nel settore dello spettacolo, della moda, della politica e infine dello sport.

La beauty consultant altro non fa che consigliare i clienti (aziendali e privati) per quanto riguarda l’abbigliamento, il trucco, il comportamento e l’approccio con il pubblico.

In buona sostanza, il consulente di immagine aiuta il cliente a comunicare il giusto messaggio attraverso il proprio aspetto.

A questo punto, però, è importante conoscere anche i requisiti che una beauty consultant deve possedere. Innanzitutto, deve avere buone capacità comunicative, sia nella comunicazione verbale che in quella non verbale; una buona capacità di ascolto attivo; un forte senso estetico e deve avere buone capacità organizzative.

A tutti questi requisiti si aggiunge anche la frequentazione e la partecipazione ad un corso professionale o di specializzazione dopo aver conseguito la licenza di scuola media inferiore, presso le varie accademie di moda sparse in Italia.                                                                                                                                                                                                Solo per citarne alcune vi è per esempio l’Accademia del Lusso, la Fashion Academy, la Maragoni di Milano e la Polimoda di Firenze.

TIPOLOGIE DI BEAUTY CONSULTANT

La beauty consultant si occupa di sviluppare un’immagine personale di successo per i propri clienti.

Un buon consulente deve analizzare tutte le caratteristiche fisiche naturali della persona: la figura, l’ossatura, il viso, il colore della pelle, il colore degli occhi, dei capelli fino ad analizzare la voce.

Oltre a tutto ciò bisognerebbe analizzare lo stile di vita, gli obiettivi che il cliente si pone nella vita e i motivi per migliorare la propria immagine personale.

Generalmente le consulenze di una beauty consultant sono di tre tipi:

1) Consulenza d’immagine personale: attività che si rivolge a donne e uomini che desiderano un nuovo look;

2) Consulenza d’immagine professionale: attività che si rivolge a persone in cerca di un nuovo lavoro, persone recentemente promosse a cariche più alte o celebrità;

3) Infine, consulenza corporate: attività che si rivolge ad aziende che intendono creare un codice di abbigliamento o un’uniforme. Oppure per le aziende che vogliono trovare soluzioni di successo riguardo all’aspetto del personale, l’ambiente fisico e l’etichetta del business.

LA PROFESSIONE DELLA BEAUTY CONSULTANT: REGIME FISCALE

La beauty consultant di solito lavora sempre in autonomia; per farsi conoscere deve avere un buon sito internet e attraverso l’attività di personal branding deve riuscire a crearsi un proprio circuito di clientela.

Una volta inquadrata la figura della beauty consultant nel mondo lavorativo, si può passare alla parte burocratica dell’inizio dell’attività professionale.

Il primo consiglio, se si intende avviare un’attività di questo genere è quello di rivolgersi ad un commercialista che grazie alle sue competenze e conoscenze può aiutare ad analizzare la situazione e programmare, così, la modalità di avvio dell’attività.

L’adempimento fiscale da compiere è, senza dubbio, quello di aprire la Partita Iva e poi scegliere il Codice Ateco di appartenenza che in questo caso è 96.09.09.

Oltre alla scelta del codice Ateco è importante scegliere anche il giusto Regime Fiscale.

Tra i diversi regimi fiscali vi sono: il Regime Fiscale Forfettario e il Regime Fiscale Semplificato.

– Regime Fiscale Forfettario: è considerato il più conveniente rispetto agli altri; uno dei requisiti principali è che il ricavo non deve essere superiore ai 65mila €. Questo particolare regime fiscale prevede una tassazione forfettaria del reddito professionale derivante dall’attività, da calcolare in percentuale rispetto ai ricavi annui.

– Regime Fiscale Semplificato: è il regime “naturale” dei professionisti. In questo caso il reddito sarà conteggiato sulla differenza tra ricavi meno costi e su questo reddito si applicherà l’IRPEF in base agli scaglioni previsti dalla legge. Il regime prevede assoggettamento a IVA e ritenuta di acconto in fattura.

COSTI E GUADAGNI PER UNA BEAUTY CONSULTANT

Dopo aver visto quali sono gli adempimenti legati all’avvio dell’attività di un consulente di immagine è importante andare ad analizzare quali sono i costi annui che questo professionista deve sostenere per la propria attività.

È importante conoscere questi costi per capire in che modo il proprio volume di affari potrà sostenerli e per monitorare nel tempo il loro valore, al fine di pianificare al meglio l’attività stessa.

Il principale costo da sostenere sarà sicuramente quello legato all’aggiornamento professionale. Seguito, poi, dal costo dell’ufficio, o del blog, a seconda che si opera in loco oppure esclusivamente online.

L’attività di una beauty consultant che lavora in autonomia non ha rilevanti costi annuali: l’unico costo da sostenere è quello del commercialista che seguirà il tutto da un punto di vista fiscale, per la  dichiarazione dei redditi, la fatturazione, e tutti gli adempimenti legati alla disciplina fiscale.

La professione di beauty consultant offre, comunque, buone prospettive di guadagno: una volta terminato il corso e lavorando presso centri estetici o spa, si può guadagnare uno stipendio compreso tra gli 800 – 1.000 €.

Per chi è, invece più specializzato con corsi di formazione/aggiornamento ed ha acquisito alcuni anni di esperienza, lo stipendio mensile come consulente di bellezza può oscillare tra i 1.100 e i 1.500 € mensili.

CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI

In conclusione, si può affermare che la figura del beauty consultant è sempre più ricercata; non si occupa di vendere alcun prodotto cosmetico, ma di offrire consulenza, gestire la parte promozionale, assistere il cliente comprendendo le sue esigenze e consigliando al meglio i giusti prodotti e trattamenti.

*Freelance