* di Gabriella Fabrizio
CHI È IL GRAFICO PUBBLICIARIO?
Con il termine grafico pubblicitario si designa quel professionista che si occupa di creare oggetti visivi, per essere stampati, pubblicati o trasmessi tramite i media per comunicare un messaggio tramite il testo e le immagini.
Un buon grafico pubblicitario deve possedere determinate conoscenze e competenze in ambito comunicativo soprattutto a livello visivo, deve essere capace di mixare creatività ed estetica.
In particolare, quindi, egli, attraverso l’uso di vari strumenti tecnologici, come ad esempio adeguati programmi di grafica computerizzata, può progettare biglietti da visita, locandine, manifesti ma anche immagini e marchi che rappresentino l’azienda stessa.
Oggi nell’epoca di Internet 2.0 (epoca dei Social Networks come Facebook, Instagram, ecc) questo lavoro ha ampliato le sue potenzialità, in quanto all’interno delle cose da saper e poter fare rientra quella della progettazione di un sito web e relativa immagine coordinata con l’azienda.
COME DIVENTARE UN GRAFICO PUBBLICITARIO?
Per poter diventare ufficialmente un grafico pubblicitario, innanzitutto, è importante aver conseguito gli studi artistici, come ad esempio l’Istituto d’arte che tra i suoi indirizzi offre quello grafico visivo o il Liceo Artistico o anche l’Accademia delle Belle Arti.
Si potrebbe proseguire, poi, con le varie università come il DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo) che offrono la possibilità di prepararsi ancora meglio nel campo delle arti grafiche e visive.
C’è poi la possibilità di partecipare a vari corsi e master che possono aiutare concretamente nella formazione mirata alla pubblicità e al marketing e soprattutto a dare ottimi strumenti per il lavoro.
Una buona formazione del grafico orientata al marketing e la pubblicità può solo conferire numerosi sbocchi professionali. Molte sono e saranno le aziende in cerca di questa figura professionale.
E’ importante, comunque, che il grafico pubblicitario conosca in maniera appofondita le diverse tecniche come ad esempio:
– l’esecuzione del progetto grafico;
– la realizzazione del prototipo;
– l’aggiornamento e ricerca di testi e immagini;
– la progettazione grafica;
– la progettazione grafica – strutturale e dinamica dei siti web ;
– il controllo qualità della progettazione.
A tutto questo è necessario conoscere anche il modo con cui trattare le immagini, conoscere tutti i materiali di supporto, come la carta, il cartone, o anche il tipo dei materiali, carta lucida, liscia, ecc, questo per capire l’effetto grafico dell’immagine su di una locandina, un libro o anche su un manifesto.
E’ indispensabile conoscere anche tutti i formati, i colori, ecc, insomma è doveroso avare una buona preparazione per svolgere questa attività.
L’ATTIVITA’ DEL GRAFICO PUBBLICITARIO
L’attività del grafico pubblicitario può essere svolta in vari ambienti: negli studi professionali, nelle agenzie pubblicitarie, nelle agenzie di comunicazione e marketing, negli uffici di grafica delle redazioni di giornali o riviste, di case editrici o interni alle aziende, oppure come freelance, collaborando con agenzie, aziende o committenti singoli. In base all’ambiente dove lavora il guadagno è diverso.
Se si parla di un grafico pubblicitario che viene assunto a progetto da un’azienda o da un’agenzia la remunerazione non è mai conforme al lavoro che è stato svolto per diventare un grafico esperto perché spesso si ha a che fare con budget limitati da parte di chi assume.
Diversa situazione è se si parla del grafico pubblicitario che lavora come libero professionista.
ADEMPIMENTI FISCALI PER L’AVVIO DELL’ATTIVITÀ DI UN GRAFICO PUBBLICITARIO
Come per ogni inizio di attività anche per quella del grafico pubblicitario è importante rispettare adempimenti amministrativi e fiscali.
La prima cosa che bisogna fare è senz’altro quella di aprire la Partita Iva e scegliere il Codice Ateco relativo proprio all’attività di grafico pubblicitario. In questo caso sono due i Codici Ateco a disposizione:
– 74.10.21: Attività dei disegnatori grafici di pagine web (il grafico che sviluppa la parte grafica di siti web, campagne pubblicitarie ecc.);
– 74.10.29: Altre attività dei disegnatori grafici (il grafico come illustratore);
Entrambi i codici comportano l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata Inps. Oltre alla scelta del Codice Ateco è necessario scegliere anche il giusto Regime Fiscale.
Per tutti che vorranno lavorare come grafico pubblicitario e che per la prima volta si affacciano nel mondo del lavoro come liberi professionisti il regime fiscale più adatto è quello Forfettario.
Per tutte le pratiche burocratiche ci si può rivolgersi ad un commercialista che grazie alle sue competenze e conoscenze può aiutare ad analizzare la situazione e programmare, così, la modalità di avvio dell’attività.
CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI
La formazione del grafico pubblicitario è sicuramente orientata verso il marketing e la pubblicità. Oggi in realtà sono molte le aziende che assumono questa figura professionale per i propri progetti interni ed esterni.
Diventare grafico pubblicitario è una valida opportunità per chi possiede una buona dose di creatività e intraprendenza, professionalità e capacità ad adattarsi alla realtà aziendale e a capirne, soprattutto, l’humus profondo.
*Freelance