COME APRIRE UN CAMPO DI CALCETTO

  • Categoria dell'articolo:Investimenti

campo di calcetto

di Gabriella Fabrizio *

Aprire un campo di calcetto : un nuovo ed interessante business

In una società sedentaria, come quella italiana, aprire un campo di calcetto potrebbe essere una delle tante scelte imprenditoriali giusta e perchè no divertente.
Molti sono gli italiani che dopo i vari impegni sia lavorativi o famigliari aspettano di indossare le scarpette, allacciare le scarpette e scendere in campo, per dedicarsi finalmente ad
una bella partita di calcetto con colleghi e amici.

Il calcetto in Italia

Uno degli sport più seguiti ma anche più praticati nel nostro paese è il calcetto o se si vuole il calcio A5.
Secondo le statistiche, oggi sono circa tre milioni e mezzo di italiani ad essere appasionati a questo sport e a non rinunciare all’ora “sacra” del calcetto, momento davvero inderogabile.
Più che uno sport, il calcetto, viene visto come uno stile di vita che coinvolge in modo particolare un’ampia fascia di popolazione con un’età compresa tra i 5 e 50 anni. Questo sport di squadra ha origini uruguayane e deriva dal calcio.
La maggior parte dei campi di calcetto presentano un fondo ricoperto da un manto erboso sintetico tale da consentire un ottimo drenaggio dell’acqua piovana, offrendo, così, anche la possibilità di utilizzare il campo stesso dopo un acquazzone.                                                                                                                          Questo tipo di manto erboso non necessita di grandi manutenzioni e di quotidiana cura
rispetto al prato naturale.

Vantaggi e rischi nell’aprire un campo di calcetto

Diversi sono i vantaggi e le ragioni per avviare o aprire un campo di calcetto.                                              Tra questi vi è:
– un’elevata percentuale di persone appassionata a questo sport,
– un’ampia varietà del target di mercato,
– buone possibilità di guadagno.
Se da un lato vi sono vantaggi dall’altro si prensentano anche alcuni fattori di rischio o errori di valutazione che possono essere commessi sopratutto in una fase di start up.                                                 Tra i più comuni vi sono:
– un calcolo errato del capitale iniziale necessario,
– una valutazione sbagliata della zona in cui avviare la nuova attività,
– una valutazione superficiale circa il tipo di impegno fisico.
Per intraprendere questo nuovo tipo di attività e per creare un nuovo business è necessario se non indispensabile tenere a mente che l’investimento iniziale richiesto è tutt’altro che contenuto.                    Si parlerà così del capitale, della scelta del luogo e infine dell’impegno richiesto.                                         Per quanto riguarda il capitale basti pensare che, la somma da investire è abbastanza consistente.        Per realizzare un campo di calcetto da sfruttare esclusivamente nei mesi estivi al
netto dei costi di realizzazione degli impianti necessari per offrire ai clienti i servizi accessori fondamentali (bar, docce, spogliatoi ecc.), l’investimento base si aggira intorno ai 50.000 euro.               La cifra aumenta notevolmente nel momento in cui si decide di realizzare un campo di calcetto con copertura da utilizzare anche nei mesi invernali.
L’altro punto da considerare è la scelta del luogo su cui far sorgere il campo di calcetto che è di fondamentale importanza.                                                                                                                                         Per individuare la zona maggiormente adatta ad accogliere un campo di calcetto è bene orientarsi verso le aree che possono garantire un bacino di utenza minimo di 35.000 persone ed una adeguata distanza da altri pericolosi competitors. Scegliere un luogo facilmente raggiungibile o comunque ben servito dai mezzi pubblici; molto importante è anche la presenza di un parcheggio per le macchine.                                                                                                                                                                      Una volta individuato il luogo ideale segue poi una buona strategia di marketing.                                      Per quanto concerne il terzo punto, infine, almeno per i primi tempi sarebbe meglio evitare l’assunzione di personale dipendente. La soluzione ottimale consisterebbe nel rimboccarsi le maniche ed assolvere ai quotidiani compiti in completa autonomia, oppure chiedendo aiuto a familiari e/o ad amici.                                                                                                                                                                           Infatti aprire un campo di calcetto non vuol dire semplicemente realizzare un campo e poi concederlo in affitto ma, significa dedicarsi diverse ore di lavoro al giorno, compresi il sabato e la domenica.
A questo punto è bene sostenere e ribadire che per aprire un campo di calcetto di successo si deve puntare all’innovazione, alla creatività e anche un pò ad un pizzico di fortuna.

Requisiti per aprire un campo di calcetto

Non sono richiesti requisiti particolari, ma per aprire un campo di calcetto è utile avere conoscenze minime di base nell’ambiente calcistico.                                                                                                                   E’ importante avere, anche, un’ottima predisposizione al rapporto con il pubblico ed essere
in possesso di una spiccata inclinazione all’occupazione di ruoli dirigenziali.                   Probabilmente quando il progetto imprenditoriale si espande una difficolta che può presentarsi è quella di sapere coordinare e gestire simultaneamente tutte le persone coinvolte nell’attività stessa: dagli addetti alla manutenzione dei campi fino al settore amministrativo.

Iter per aprire un campo

L’apertura di un campo di calcetto è un’azienda commerciale come molte altre. Per avviare questo nuovo tipo di attività è importante seguire il classico iter burocratico, riportato in forma riassuntiva quanto segue:
– iscriversi presso la Camera di Commercio al registro delle Imprese ;
– aprire una Partita Iva ;
– aprire le posizioni fiscali e previdenziali INPS ed INAIL ;
– dare comunicazione certificata di inizio attività al Comune almeno 30 giorni prima dell’avvio ;
– dare comunicazione di avvio dell’attività ai vari enti tramite Comunicazione Unica da inviare alla Camera di commercio in forma telematica con posta elettronica certificata ;
– richiedere il permesso di esporre l’insegna al di fuori del campo di calcetto appena aperto.
Oltre a questi passi bisogna richiedere permessi per costruire, nel caso si voglia, strutture quali spogliatoi, ristoranti ecc.

Considerazioni e conclusioni

La gestione del campo di calcetto è un’attività dinamica e “molto” remunerativa. Tutto questo certamente dipenderà anche dalle proprie doti organizzative e da quello che si riesce ad offrire ai potenziali clienti: più saranno le attività offerte più aumenteranno i margini di guadagno.                    Oltre ad affittare il campo di calcetto ad ore per esempio si può anche organizzare una scuola calcio per bambini o ragazzi, organizzare tornei di calcetto amatoriale, ecc.                                                                      Se le dimensioni della struttura lo permettono magari prevedere anche un servizio di ristorazione, questo servizio può coinvolgere più persone e moltiplicare l’affluenza. É anche importante il passaparola tra le persone, magari chiedendo ai negozianti, bar, ristoranti di appendere locandine pubblicitarie del proprio campo di calcetto.
Un ulteriore aspetto positivo nell’aprire e avviare un campo di calcetto è anche quello di dar vita ad un progetto si imprenditoriale ma anche personale, si avrà così la possibilità di conoscere tante persone, fare nuove amicizie intrattenendo con loro rapporti e magari parlare di calcio o di altri sport.

*Freelance