COME APRIRE UN’ATTIVITA’ NEGLI USA

  • Categoria dell'articolo:Investimenti

di Gabriella Fabrizio*

Aprire un’attività negli USA è il sogno di molti italiani.

IL SOGNO DI MOLTI ITALIANI: FARE BUSINESS NEGLI STATI UNITI D’AMERICA (USA)

L’aprire un locale, un bar o un ristorante negli Stati Uniti d’America è per molti italiani ancora un
sogno. Già agli inizi del Novecento molti italiani hanno attraversato l’oceano per raggiungere gli Stati Uniti e per tentare fortuna sperando di cambiare vita.
Ancora oggi a New York, in particolare nel quartiere “Litlle Italy”, è facile trovare locali di vario genere gestiti proprio da persone italiane, da immigrati italiani che si insediarono in città aprendo in loco attività legate al proprio paese di origine come ad esempio pizzerie, pasticcerie, ristoranti.

I PRIMI PASSI PER APRIRE UN’ATTIVITA’ NEGLI USA

Avviare e intraprendere un’attività negli Usa risulta essere molto più semplice rispetto a quanto avviene nel nostro paese.                                                                                                                                               Innanzitutto bisogna essere in possesso del “visto da lavoro”, questo perchè permette di poter stare e
soggiornare nel paese americano per un periodo superiore ai 3 mesi. E’ pur vero che per l’avvio di un’impresa non è necessario possederlo perchè esso può essere richiesto dopo un’anno dall’avvio dell’attività.
C’è da dire però che in America ci sono diversi visti a seconda del settore o ambito in cui voler lavorare:
– il visto E-2 è richiesto nelle attività rivolte al food&beverage che può essere temporaneo o non permanente;
– il visto EB-5 destinato ai grossi investitori;
– il visto L-1 è richiesto nel caso in cui si è stati assunti come manager di un ristorante.

E’ bene sapere che anche in America bisogna comunque sottoporsi ad una serie di attività burocratiche, istituzionali e fiscali che devono essere svolte per ottenere e acquisire i permessi necessari a lavorare sul suolo americano ed essere così in linea con la legge vigente.

PERMESSI E LICENZE PER APRIRE UN LOCALE NEGLI USA

Una volta sostenuto tutto l’iter burocratico richiesto a chiunque desideri di aprire la propria attività, prima di poter aprire il proprio locale e dare inizio agli affari è importante ed essenziale presentare domanda per ottenere tutti quei permessi e licenze utili e necessari per gestire un locale orientato al food&beverage, che si tratti di un semplice bar, un’osteria o una catena di ristoranti.                                   Vi sono alcune licenze che sono obbligatorie per tutte le attività, altre invece dipendono dalla struttura e dal tipo di servizi che vengono forniti.
La legge americana prevede i seguenti permessi o licenze:

– licenza commercial: necessaria per avviare un qualsiasi tipo di business sul suolo americano, la licenza commerciale prevede che venga pagata una percentuale sulle vendite totali o una quota annuale.

certificate of occupancy: certificato che attesta il buono stato dei locali e dell’edificio in cui si è deciso di aprire l’attività, esso viene rilasciato dalle autorità competenti. Questo tipo di certificato varia da Stato a Stato e l’iter della procedura è gestito quindi dal governo locale.

building health permit: permesso sanitario che viene erogato dal dipartimento della città o dalla contea al momento della richiesta della licenza commerciale. Dopo il rilascio del permesso il locale viene ispezionato a livello periodico per verificare il rispetto degli standard igienico-sanitari.

employee health permit: permesso previsto per i dipendenti di un bar o ristorante; per ottenere questo
permesso bisogna seguire un corso specifico approvato dallo Stato a cui si fa riferimento.

food service establishment permit: certificato essenziale per chi voglia esercitare l’attività di ristorazione e stabilisce una serie di requisiti da osservare affinchè la sommistrazione del cibo al pubblcio avvenga nel rispetto delle regole igieniche previste. E’ un certificato rilasciato dal Department of Health (DoH), quest’ultimo organo richiede però che all’interno del locale sia sempre presente un dipendente in possesso del Food Protection Certificate.

sidewalk cafè permit: permesso che viene richiesto nel caso in cui si voglia servire cibo all’esterno del locale. La domanda deve essere presentata al Department of Consumer Affairs e prevede la consegna delle planimetrie del locale e dello spazio esterno che si ha intezione di utilizzare.

sign permit: autorizzazione prevista per l’istallazione di un’insegna fuori dal locale valutando anche la
dimensione, il posizionamento e l’illuminazione.

music license: licenza necessaria alla riproduzione di musica nel proprio locale; per ottenerla è necessario fare domanda (anche online) all’ASCAP o alla BMI, società americane con ruolo analogo all’italiana SIAE.

liquor license: licenza obbligatoria per la somministrazione di bevande alcoliche.

valet parking permit: permesso relativo a posizionamento, quantità e dimensione dei cassonetti
dell’immondizia, da richiedere nel caso in cui fossero posizionati fuori dall’edificio del locale.

A questo punto è bene dire che una volta intrapresi i primi step, gran parte delle operazioni saranno automatiche e di facile approccio: si parla di un alto livello di efficienza burocratica, legato al fatto che è il singolo Stato di riferimento ad occuparsi individualmente della questione.

 

ASPETTI FINANZIARI PER AVVIARE E APRIRE UN LOCALE NEGLI USA

Per chi fosse interessato ad aprire un bar o un ristorante all’estero è consigliabile fare prima una ricerca sostanziosa su internet e poi prepararsi a visitare il posto in modo da poter fare un sopralluogo preliminare e valutare elementi come clientela, attività concorrenti, possibilità di investimento, costi, ricerca del capitale e riscontri attesi.
In America più che in altre parti del mondo, la scelta dello stato e della città in cui aprire il proprio locale avrà delle conseguenze molto importanti, dal momento che Stati diversi offrono benefit, opportunità e iter burocratici diversi.
La via, probabilmente, più praticata è quella di chiedere finanziamenti a istituti finanziari o direttamente alla Small Business Administration che mette a disposizione prestiti di vario genere a patto però che l’attività sia al di sotto di determinate dimensioni, di proprietà e gestione indipendente e non in posizione predominante nel proprio settore.

AVVIARE O RILEVARE UN’ATTIVITA’?

A volte per diventare un imprenditore di successo non è necessario partire da zero: è sempre utile considerare anche l’acquisto di un’attività già avviata.
Nel primo caso la questione chiave è avere un corretto documento di vendita/acquisto che deve però includere una serie di punti fondamentali per esempio i dati di chi compra e acquista, informazioni di background, il dettaglio degli asset venduti/comprati, i termini di pagamento.                                           L’attività deve essere organizzata come entità legale: l’adeguata struttura legale dipende da vari fattori, come per esempio dal numero dei dipendenti, dal tipo di controllo che si vuole avere sull’azienda stessa come proprietario, dalla vulnerabilità a eventuali cause o procedimenti legali e dalla disponibilità fiscale.
Il tipo di struttura legale, Limited Liability Company (corporation o società a responsabilità limitata) determina i successivi requisiti per la registrazione, cha variano di Stato a Stato. Così al momento della registrazione va specificato il nome legale dell’attività che corrisponde al nome del proprietario del business; a questo punto bisogna ottenere un codice identificativo, Employer Identification Number, dall’Internal Revenue Service, che è il Fisco Americano.                                                                                       In seguito bisogna scegliere un nome per l’attività: per avere la certezza che il nome scelto non sia già in uso bisogna chiedere la lista alla propria città, consultare il Thomas Register of American Manufactures (chiamato anche green book) o consultare il database del Patent and Trademark Office, l’ufficio brevetti fiscale americano.
Per quanto riguarda invece l’avvio di un’attività in franchise è sopratutto necessario analizzare nel dettaglio il tipo di business in cui si sta investendo e lavorando: sono molti i casi di fortissime perdite di denaro. Per legge, in realtà, i titolari del franchise sono tenuti a dare una serie di informazioni ai potenziali acquirenti.

CONCLUSIONI

Qualunque sia la ragione che spinge ad investire in America, ad aprire o rilevare un’attività gia esistente, è molto importante prendere tutte le precauzioni e le cautele necessarie prima di iniziare a farlo. Informarsi e studiare e, naturalmente affidarsi a professionisti seri ed onesti che possono magari aiutare ad aprire e intraprendere un’attività sul territorio americano. Ecco che solo agendo in questo modo il sogno americano potrebbe essere sempre più realizzabile e sempre più vicino di quanto si pensa.
Gli Stati Uniti d’America, ancora una volta, rappresentano uno dei mercati più attrattivi dove poter investire.

*Freelance