Come conoscere le cartelle esattoriali notificate e non pagate: la richiesta ad Agenzia Entrate Riscossione e agli altri Enti esattori.
Chi vuol conoscere la propria posizione debitoria con l’Agenzia delle Entrate e, più in generale, con il fisco e le pubbliche amministrazioni deve innanzitutto partire dalla presenza di “debiti iscritti a ruolo”, quelli cioè la cui riscossione è già partita. E a tal fine si devono verificare eventuali cartelle esattoriali già notificate o in corso di notifica. A questo punto è verosimile che il lettore si chiederà: come faccio a sapere ho cartelle esattoriali? In realtà, nulla di più semplice: basta fare richiesta all’Agente per la riscossione. E a tal fine bisognerà presentare una domanda generica, non necessariamente motivata, che può essere inoltrata tanto allo sportello quanto online.
Qui di seguito spiegheremo quindi come fare a sapere se si hanno cartelle esattoriali e a chi rivolgersi.
A chi rivolgersi per sapere se si hanno cartelle esattoriali?
La cartella esattoriale è l’atto che viene emesso una volta che l’amministrazione titolare del credito ha notificato al cittadino la richiesta di pagamento e quest’ultimo non vi ha adempiuto. Sicché il credito viene “iscritto a ruolo” (viene cioè riportato su un documento ufficiale) e poi affidato all’Agente per la riscossione per l’avvio delle pratiche di pignoramento. È a quest’ultimo quindi che bisogna rivolgersi per sapere se si hanno cartelle esattoriali e ciò perché solo l’Esattore notifica tali atti.
L’Agente della riscossione è, di solito, un soggetto diverso a seconda che si tratti di tributi dovuti allo Stato (Iva, Irpef, Ires, Canone Rai, ecc.) o agli enti locali come Regioni e Comuni (bollo auto, Imu, Tari, ecc.). Nel primo caso il soggetto a cui rivolgersi è Agenzia Entrate Riscossione (che, tra qualche anno, sarà accorpato alla stessa Agenzia delle Entrate. Nel secondo caso, i Comuni stipulano convenzioni con società private, diverse da Comune a Comune; per cui bisognerà verificare a quale di queste l’ente titolare del credito ha affidato la gestione del recupero delle proprie entrate.
Una volta individuato l’Agente per la riscossione competente bisogna presentare la richiesta per sapere se questi ha notificato o sta per notificare cartelle esattoriali.
Attenzione: l’Agente per la riscossione comunica al contribuente solo i carichi fiscali che gli sono stati già affidati, non potendo ancora sapere quelli che lo saranno in futuro. Così, ad esempio, se una persona non ha pagato l’Irpef per l’anno in corso, non potrà avere contezza del debito dall’Agente per la Riscossione essendo ancora troppo presto: prima infatti dovrà ricevere l’avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate e solo dopo qualche anno la pratica passerà all’Esattore.
Come sapere se si hanno cartelle esattoriali?
Ciascun contribuente può sapere se ha debiti per cartelle esattoriali non pagate. Le quali ricomprendono non solo le imposte e le tasse, ma anche eventuali sanzioni amministrative come le multe stradali. La richiesta è libera, può essere presentata senza bisogno di motivazione, senza necessità di un avvocato e quante volte si vuole.
Come anticipato, la documentazione che fornirà l’Esattore sarà solo quella riferita alle pratiche che gli sono già stata affidate dalla pubblica amministrazione e non quelle che lo saranno in futuro.
Per quanto riguarda i debiti con Agenzia Entrate-Riscossione, ci si può recare direttamente presso qualsiasi sportello e richiedere ciò che viene definito estratto di ruolo. Si tratta di un documento cartaceo che, molto simile ad un elenco, indica tutti i debiti che il contribuente ha maturato con lo Stato ed eventuali enti locali. Per ciascuno di questi debiti viene indicato l’importo, la data di notifica della cartella, il relativo numero, la causale (ossia il tipo di tributo o sanzione non corrisposta), la data di iscrizione a ruolo.
L’estratto di ruolo può essere richiesto anche online, accedendo al sito dell’Agenzia Entrate Riscossione e autenticandosi. A tal fine è necessario avere lo Spid o la Cie (la Carta d’Identità Elettronica). Puoi anche utilizzare le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle entrate, il PIN Inps o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) tramite Smartcard.
Nell’area riservata Cittadini e Imprese, potrai accedere a tutti i servizi on line messi a disposizione da Agenzia delle entrate-Riscossione.
Per accedere all’Area riservata Cittadini e Imprese devi collegarti al portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e selezionare la sezione dedicata.
Al primo accesso, o comunque prima di iniziare a operare, è necessario inserire un indirizzo e-mail che sarà utilizzato per le successive comunicazioni. Per fare questo, nella home page della tua Area riservata Cittadini e Imprese devi:
accedere alla sezione «Il mio profilo»;
selezionare il tuo codice fiscale o quello della tua impresa al quale associare l’e-mail;
inserire i recapiti per le comunicazioni.
Se invece si tratta di tributi di enti locali, è necessario prima informarsi sul nome della società a cui Comune e/o Regione hanno affidato la gestione dei propri ruoli e poi rivolgersi a quest’ultimo dinanzi allo sportello o con una richiesta online. Le modalità possono variare a seconda della società. A tal fine sarà bene consultare il relativo sito internet.
Cosa si può fare con l’estratto di ruolo?
Leggendo questo elenco è possibile verificare la presenza di debiti prescritti o di cartelle mai notificate. In entrambi i casi però non è possibile proporre impugnazione perché:
per quanto riguarda i debiti caduti in prescrizione, sono ormai decorsi i termini per la relativa contestazione della cartella (termini pari a 60 giorni dalla relativa notifica);
per quanto riguarda le cartelle mai notificate, la legge vieta espressamente l’impugnazione dell’estratto di ruolo, a meno che ciò non sia indispensabile per partecipare a una gara d’appalto.
In entrambi i casi, pertanto, per far cancellare la cartella “scaduta” o mai notificata bisognerà attendere la notifica del successivo atto da parte dell’Agente per la riscossione e poi impugnare quest’ultimo (potrebbe trattarsi quindi di un pignoramento o di un sollecito).
Approfondimenti
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