Manovra 2020: le novità per le famiglie

Si tratta per lo più di contributi prorogati piuttosto che di misure strutturali. Sono salvi gli sconti esistenti, con l’aggiunta di qualche risorsa in più. Inoltre si mette in cantiere una misura più corposa: la creazione di una prima dote finanziaria da un miliardo di euro per l’avvio, dal prossimo anno, del Fondo assegno universale e servizi alla famiglia.

Nella manovra 2020 cambia il bonus bebè : verrà erogato solo per il primo anno di tutti i nuovi nati o adottati , modulato su tre fasce Isee. Le famiglie entro i 7.000 euro di Isee percepiranno 160 euro al mese, quelle tra 7.000 e 40.000 ne avranno 120. Chi supera questa soglia potrà contare, per la prima volta, su 80 euro al mese. L’ assegno, esentasse, verrà erogato per 12 mesi per ciascun figlio anche per autonomi e partite Iva, e salirà del 20 % per il secondo figlio.

Anche per gli asilo nido le famiglie potranno continuare a contare sul bonus specifico che, però, viene rimodulato sulla base di soglie di accesso a scalare. La precedente erogazione si fermava 1.500 euro. Quella in vigore da quest’anno prevede un voucher di 3.000 euro per i nuclei familiari con un valore Isee fino a 25.000 euro; si fermerà a 2.500 euro per quelle tra 25.000 e 40.000 euro di Isee; resterà invariato, a 1.500 euro, per tutte le altre.

E’ stato introdotto, invece, un bonus nuovo a favore di mamme affette da condizioni patologiche che impediscono la pratica naturale dell’allattamento: il contributo per il latte artificiale potrà arrivare all’importo massimo di 400 euro per neonato, fino al compimento del sesto mese di vita del bebè.

Per i diciottenni viene prorogata l’app per le spese culturali , ma l’importo si riduce a 300 euro. E’ prevista una nuova detrazione, la 19%, per l’iscrizione dei figli a corsi di musica e canto per le famiglie meno ricche.

I neo papà potranno stare a casa, dopo la nascita, per una settimana: salgono infatti a 7 i giorni i giorni di congedo parentale.

Salgono in manovra le misure a favore dei  disabili . Si va dai fondi per assumere educatori e far scontare ai ragazzi in comunità anziché in carcere eventuali condanne, ai corsi per i professori contro il bullismo e cyberbullismo fino al milione di euro stanziato in più per sostenere gli orfani del femminicidio.

Viene confermata la detrazione del 19% delle spese mediche senza limiti di reddito.

Innalzata a 500 € la quota massima detraibile per le spese veterinarie.